Con il termine carbossiterapia si intende la somministrazione intradermica o sottocutanea di un gas, l’anidride carbonica, a scopo terapeutico. Il campo d’utilizzo della carbossiterapia è molto vasto, dai disturbi di origine circolatoria, a patologie cutanee, fino ad alcune imperfezioni estetiche come cellulite e segni dell’invecchiamento (effetto antiaging). L’anidride carbonica è un prodotto sicuro, poichè già presente nell’organismo, e che viene smaltito naturalmente. Le infiltrazioni, inoltre, vengono eseguite con aghi molto sottili che aiutano a diminuire il fastidio per il paziente.
L’anidride carbonica iniettata sottocute determina:
– Vasodilatazione con aumento della microcircolazione;
– Ringiovanimento grazie allo stimolo di produzione collagene ed elastina;
– Lipolisi con riduzione del grasso localizzato;
– Depurazione favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso e lo smaltimento delle tossine.
Indicazioni
La carbossiterapia trova applicazioni in diversi campi: vascolare, medico estetico, dermatologico.
Le principali applicazioni della carbossiterapia sono:
• Cellulite;
• Rilassamenti cutanei, rughe, smagliature e cicatrici;
• Trattamento di smagliature e cicatrici chirurgiche;
• Adiposità localizzate;
• Microcircolo (telangectasie, venuloectasie);
• Ulcere vascolari e varici;
• Trattamento tricologico.
Trattamento
La somministrazione del gas viene effettuata mediante un’apparecchiatura certificata per carbossiterapia, che permette di erogare CO2 in modo controllato, attraverso microiniezioni superficiali. Una seduta dura circa 15 minuti. Il protocollo prevede 8-12 sedute per il primo ciclo.
Controindicazioni ed effetti collaterali
La carbossiterapia è controindicata in caso di gravidanza, diabete, insufficienza epatica, cardiaca o respiratoria ed in caso di anemia grave. Gli effetti collaterali, seppur rari sono il gonfiore dell’area trattata, rossore (che si risolve in poco tempo) ed ecchimosi.