Tossina botulinica antiaging viso
Inizialmente la tossina botulinica venne utilizzata in medicina per prevenire gli spasmi neuromuscolari delle palpebre e per correggere lo strabismo, ma a partire dal 1987 cominciò ad essere utilizzata negli Stati Uniti anche nell’ambito della chirurgia estetica.
La parola BOTOX prende il nome dalla tossina botulinica che, dopo essere stata depurata, viene inoculata nei muscoli. Esistono sette tipi di neurotossina botulinica (A, B, C1, D, E, F e G) derivati da ceppi del batterio Clostridium Botulinum altamente selezionati in laboratorio. Quelli utilizzabili nell’uomo e presenti attualmente in commercio sono il tipo A (Vistabex, Vistabel, Botox, Botoxin, Dysport, Azzalure) e il tipo B (Myobloc e Neurobloc).
Iperidrosi
L’iperidrosi è un disturbo dovuto a un’eccessiva secrezione del sudore, localizzato il più delle volte a livello ascellare, palmare e/o plantare. Altre sedi di localizzazione della patologia possono essere cuoio capelluto, volto, dorso, torace. Questa condizione è cronica ed interessa circa il 2,8% della popolazione.
Poichè ogni paziente presenta zone ben precise di ipersudorazione l’iperidrosi è detta focale. Essa rappresenta un gravissimo problema di relazione per chi ne è affetto, infatti presentarsi al prossimo con le mani o il volto fradici, o con i vestiti visibilmente inzuppati sotto le ascelle, rappresenta uno stress insopportabile. Oltre al problema psicologico, esiste anche un grave danno economico per coloro che soffrono di iperidrosi ascellare poiché i vestiti si rovinano infatti assai rapidamente e vanno spesso sostituiti. Lo stesso problema si riscontra per le scarpe e le calze nelle forme plantari.
L’inoculazione per via intradermica di Tossina Botulinica si è dimostrata efficace nella maggior parte dei casi. Essa agisce interrompendo la trasmissione dell’impulso dal nervo alla ghiandola sudoripara che, privata del comando di attivazione, smette di secernere il suo prodotto. La durata dell’effetto del botulino sulle ghiandole sudoripare è circa due volte maggiore di quello esercitato sui muscoli, ovvero circa 9-10 mesi. Il risultato riscontrato in zona ascellare è eclatante, alle mani è buono mentre invece in zona plantare è discreto.
Controindicazioni
Non sono molte le controindicazioni all’utilizzo della tossina botulinica. Certamente non sono da trattare pazienti affetti da disturbi neurologici o in gravidanza. E’ inoltre sconsigliato di coricarsi nelle quattro ore successive al trattamento, fare attività fisica, esporsi al sole, sottoporsi a saune e massaggiare le zone trattate.